Yohhanes entra in Italia nel 2018 con la moglie grazie al progetto dei corridoi umanitari promosso da Caritas italiana e comunità di sant’Egidio.
Arrivato a Roma la diocesi che lo accoglie è la grande e vasta diocesi ambrosiana e con altri 25 eritrei si trasferisce verso Milano. Ad attenderlo un paesino del varesotto per iniziare il percorso di conoscenza della nuova realtà e di graduale integrazione accompagnato dagli operatori della cooperativa e dai volontari della parrocchia.
Il viaggio di Yohhanes verso l’Italia inizia da Addis Abeba in Etiopia; lì abita da circa dieci anni da quando si è trasferito dopo un periodo di 6 anni vissuto in due diversi campi profughi. Il ricordo di Yohhanes legato alla città di Addis Abeba è tutto sommato positivo… il lavoro come operatore sociale con le organizzazioni a tutela di rifugiati gli ha consentito di poter aiutare chi come lui è stato costretto a fuggire dall’Eritrea verso un Paese pieno di incognite e di rischi.
Il periodo trascorso nei due diversi campi profughi è stato senza dubbio il più difficile in assoluto: precarietà, condizioni di vita difficili, incertezza sul futuro e assenza di prospettive…
La fuga dall’Eritrea è stata una scelta senza alternative: iniziare un servizio militare e non sapere quando si sarebbe concluso in modalità segnate da ogni tipo di ingiustizia e violenza è stato per Yohhanes la ragione che lo ha portato ha lasciare la sua terra, la sua famiglia… il mondo che fino ad allora era stato il suo!
Dopo due anni in Italia i passi da incerti si sono fatti più sicuri e il desiderio di essere sempre più autonomo nella costruzione della vita della propria famiglia è una meta sempre più vicina... Le fatiche sono state tante ma il sostegno e la voglia di farcela hanno prevalso su ogni ostacolo.
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